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Gay & Bisex

Week end a Napoli


di Membro VIP di Annunci69.it archer81
19.02.2018    |    21.676    |    9 9.5
"Non mancarono naturalmente amari, caffè e ammazzacaffè che portarono il livello di allegria tra il gruppo di amici ancora più in alto..."
Finalmente avevano realizzato un progetto che da tempo avevano in testa: seguire la propria squadra del cuore in trasferta a Napoli e godersi qualche giorno di vacanza.

Fu così che Matteo salutò moglie e figlia, il fratello gemello Claudio lasciò a casa il compagno e l’amico Marco affidò la casa alla sua gatta nera.

Dopo un non breve viaggio in freccia rossa arrivarono a destinazione giusto in tempo per lasciare i bagagli in albergo e correre allo stadio dove dopo due ore di gioco uscirono avendo assistito alla sconfitta della loro squadra ma estremamente divertiti per lo spettacolo ed il contesto.

Si diressero quindi verso una rinomata pizzeria dove volevano assaggiare la vera pizza napoletana e dove non rimasero delusi per la qualità e la bontà di quanto mangiato.

Non mancarono naturalmente amari, caffè e ammazzacaffè che portarono il livello di allegria tra il gruppo di amici ancora più in alto.

Rientrano in albergo a notte fonda tra risa e schiamazzi così forti che nella hall furono richiamati dal concierge.

Salirono sghignazzanti e traballanti fino alla camera dove una volta entrati si posero il problema di come sistemarsi per dormire.

Il primo a mettere le mani avanti fu Matteo, l’etero del gruppo e padre di famiglia che sentenziò senza mezzi termini: “nel matrimoniale vi mettete voi due” -fece rivolgendosi al fratello gemello e all’amico- “che non c’è da fidarsi prima che ne approfittate di un bel maschio come me”, concluse poi sghignazzando e togliendosi la felpa mostrando i tatuaggi sul torace.

Mentre Marco era comodamente svaccato sul letto, fu Claudio a replicare alla convinta affermazione del fratello: “sei il solito etero convinto che noi gay ci accoppiamo selvaggiamente come bestie...poi siete sempre voi padri di famiglia che alimentate il mercato del sesso a pagamento su certi viali la notte”.

Intervenne quindi Marco, forse il più brillo dei tre, con la bocca un po’ impastata dall’alcool: “voi uomini sposati siete i peggiori, fate tanto i machi e poi popolate le chat in cerca di qualcuno che vi spompini quando la moglie è dall’estetista se non peggio...”

Matteo colto forse nell’orgoglio mandò a quel paese il fratello e l’amico sostenendo che lui non era quel genere di uomo e che a lui interessavano solo le belle donne.

Replicò nuovamente Marco che ormai ci aveva preso gusto a stuzzicare l’amico: “sì sì certo...poi però quando provate vi giustificate dicendo che un buco è sempre un buco! Ne conosco a decine come te che poi la sera portano a casa la morosa e mi scrivono per sapere se sono libero”.

Nuovamente Matteo, leggermente in imbarazzo per il discorso in cui era stato coinvolto, rispose difendendo la propria mascolinità e sostenendo che con un uomo non gli si sarebbe neanche rizzato.

Claudio colse la palla al balzo per mettere in difficoltà il fratello e lo sfidò: “allora facciamo così: se Marco non riesce a fartelo venire duro ti do 100€; se invece ci riesce me li dai tu”

Marco proruppe in una risata ed aggiunse: “te le do anche io cento carte...se ti viene duro mi basta portare a termine il lavoro!”

Matteo era in evidente imbarazzo e li insultò: “voi siete dei pervertiti...” e poi di fronte all’insistenza e alle battute di scherno di cui era oggetto accettò la sfida aggiungendo: “però niente smancerie e dolcezze di voi froci...con un uomo non mi tira e preparate già i soldi”

Marco balzò giù dal letto mentre Claudio si metteva comodamente sdraiato per godersi la scena.

Matteo era in piedi di fronte al letto singolo mentre Marco si era inginocchiato appoggiando le mani sull’elastico dei pantaloni della tutta dell’amico che abbassò insieme ai boxer d’un colpo.

Davanti a lui si presentava un bel cazzo a riposo che penzolava dal pube completamente depilato; immediatamente Marco prese in mano lo scroto di Matteo leccando il pene dell’amico.

Quest’ultimo era ad occhi chiusi pensando dentro di sé alle peggiori cose e stupendosi al contempo della situazione in cui era andato a mettersi.

Non passò molto che il suo cazzo cominciò a dare segni di apprezzamento alle attenzioni cui era soggetto con sommo stupore di Matteo che cercò di far terminare il gioco dicendo che avevano vinto e avrebbe dato loro la somma pattuita pur di andare a dormire.

Marco però, sfilandosi dalla bocca il cazzo duro dell’amico ma continuando a segarlo, gli precisò che non erano quelli i patti e che avrebbe portato a termine il lavoro iniziato.

Claudio si era nel frattempo tirato fuori a sua volta il cazzo segandosi di fronte a quella scena decidendo poi di avvicinarsi al fratello per approfittare dell’abilità di Marco.

A quest’ultimo non parve vero di avere di fronte a se i cazzi duri dei due gemelli e li osservò brevemente notando che non in tutto erano uguali dato che uno dei due era decisamente più lungo e grosso dell’altro.

Non fece però differenza cominciando a pompare alternandosi sulle due verghe che non sembravano dare segni di cedimento.

La competizione che sempre caratterizzava i due fratelli aveva forse portato inconsciamente i due a fare a gara a chi fosse durato di più.

Marco continuava a lavorare con dedizione i due cazzi per lungo tempo senza che i due arrivassero alla fine.

Decise pertanto di fermarsi per prendere fiato suscitando però le proteste dei due fratelli che non volevano concludere da soli; fu quindi Matteo che, sorprendendo il fratello, disse a Marco che dopo la bocca era il momento di provare altro.

Fece girare l’amico che non esitò a mettersi carponi offrendo il proprio sedere; Matteo sputò sul buco e senza tanti problemi infilò di colpo il suo cazzo facendo sussultare Marco che emise gemiti di piacere.

Cominciò a scoparlo con forza ed irruenza rivolgendosi a lui con epiteti offensivi mentre Claudio aveva ripreso a segarsi e ad infilare il cazzo nella bocca di Marco che ormai aveva perso ogni inibizione godendo e gemendo come la peggiore delle troie.

Il primo a venire fu Claudio che, estratto il cazzo dalla bocca di Marco, gli riempì il volto di calda sborra che in parte finì nella bocca dell’amico ed in parte negli occhi accecandolo.

Passarono pochi istanti e anche Matteo, prendendo Marco per i fianchi, accentuò la velocità e la profondità delle spinte fino a sborrargli dentro il culo con un urlo di godimento estremo e accasciandosi poi accanto all’amico.

Matteo riuscì solo a dire al fratello e all’amico che erano due stronzi ma che alla fine avevano avuto ragione loro.

A turno si infilarono in doccia e poi a letto dove Matteo mandò il messaggio della buona notte alla moglie: “Amore mi manchi tanto...ti vorrei qui con me! Tra quindici giorni giochiamo a Crotone, che ne dici se vado ancora tre giorni con i ragazzi?”.
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